Cinque mesi dopo essere arrivato a Santiago de Compostela mi resi conto che il mio pensiero per il cammino era incessante.
Non riuscivo a pensare ad altro.
Così, in uno slancio folle di ottimismo, mi sono detto: “e se parto da casa?”.
Ebbi come esempio, nel mio primo cammino, un signore di ottant’anni che partì da Torino; se poteva lui, io non sarei riuscito a fare questo viaggio?
Così il 30 marzo 2016 partì da Roma, esattamente da San Pietro in Vaticano.
Ovviamente non avrei mai creduto di farcela davvero.. Ma volevo vedere dove sarei arrivato..
Sin dalla mia partenza notai che qualcosa era cambiato! Al contrario dell’ultimo, questo cammino fu senza vesciche ne dolori assurdi ai piedi.. misteriosamente mi era passato tutto!!
Cominciai percorrendo la “Via Francigena” in direzione contraria, fino alle Alpi, sul Monginevro.
Sono entrato in Francia attraverso la “Via Domitia” che mi ha portato ad Arles attraversando tutte le Prealpi Francesi, poi ho proseguito per la “Via Tolosana” che mi ha riportato a Saint Jean Pied de Port (tipico punto di inizio del Cammino di Santiago) ed ancora una volta lungo il “Cammino Francese” fino a Santiago e poi Finisterre!
Molti sono gli aneddoti e tante, troppe, sono le persone da ringraziare.
Si perché un viaggio così lo fai solo se ti affidi al mondo e agli altri, entrando in una specie di risonanza con tutto ciò che ti circonda.
Ogni volta che avevo sete c’era qualcuno pronto a darmi da bere, ogni volta che non sapevo dove dormire, trovavo qualcuno che mi dava ospitalità, quelli che in gergo pellegrino vengono definiti come:”gli angeli del cammino” sono stati sempre con me.
Senza tutte queste persone buone non sarei mai riuscito a finire il mio viaggio.
Conclusi il mio pellegrinaggio con 3200km di cammino, viaggiando per quattro mesi senza sosta..
Non dimenticherò mai questo viaggio…