Dai miei cammini ho capito che non conta una preparazione fisica per affrontare lunghi viaggi come questi ma, indispensabile, è motivazione e determinazione.
Al contrario di quello che tutti pensano, io ho avuto sempre paura di non farcela ogni cammino ed ogni giorno che ero lì..
Il cammino è qualcosa di estremamente fragile, delicato, basta davvero poco per far finire il viaggio: un piede messo male, una febbre forte, una mancanza di motivazione!
Ho visto persone ultra sportive tornare a casa per piccoli dolori ed altre di 80 anni arrivare come ragazzini felici; credo che il segreto sia in una sola parola che consiglio sempre a tutti ma che spesso viene sottovalutata: andare piano!
Il cammino non è per chi vuole rubare, come un turista che passa, fa il suo video, le sue foto e se ne va.
Il cammino non è di chi guarda il tempo
e tiene esso come metro di giudizio e distanza tra due punti che spesso è tra se stesso e gli altri.
Il cammino non è per chi vuole prevalere sugli altri
alzandosi prestissimo per assicurarsi un posto negli albergue a discapito dei suoi compagni di viaggio.
Il cammino non è per chi crede di sapere tutto
perchè esso è pronto ogni giorno a sorprenderti e smentire le tue convinzioni.
Il cammino non è di quelli che prendono autobus perché quel punto non è bello o perché semplicemente non gli va…
Il cammino non è giudizio, ma al contrario, accettazione.
Il cammino è fatica ed estrema dedizione alla vita, a se stessi ed agli altri.
Il cammino é qualcosa che ti porti dentro, qualcosa di indelebile che rimarrà sempre con te.
Il cammino é qualcosa di talmente individuale e personale che non si può spiegare con delle parole ma basta guardare lo scintillio negli occhi di chi lo ha percorso per capire quanto esso sia magico.
Il cammino non é arrivare, ma andare, lo si capisce sempre quando si arriva alla meta finale e non si vuole smettere di camminare nonostante tutto il viaggio hai pensato di non vedere l’ora di arrivare.
Il cammino insegna la cura ed il rispetto per se stessi, valori essenziali per poter alzarsi ogni giorno ma soprattutto come base principale per poter aver cura degli altri.
Il cammino insegna l’interconnessione tra le persone, la risonanza tra di esse ed il grande bisogno che abbiamo di essere uniti.
Il cammino porta ad uno stato primordiale, semplice, essenziale, uno stato dell’essere ormai perduto che dona spiritualità e valore ad ogni piccola cosa.
Nel cammino si é tutti allo stesso livello, il cammino non fa discriminazioni sociali o di razza o di qualsiasi altro muro che ci tiriamo su per paura.
Il cammino è apertura, il cammino è lasciarsi andare, il cammino è fiducia nell’altro ed accettazione continua.
Il cammino è fatica fisica e psicologica ma anche il risveglio dell’anima.
Il cammino è Amore per la vita, è contatto con la natura, è un risuonare nell’universo del tuo diritto di essere lì, ora, presente e vivo in quel istante.
Il cammino è una mano tesa verso l’infinito, è una speranza, è un insaziabile bisogno di Amore verso la conoscenza.
Il cammino, tipicamente, non è la risposta ma il cambio della domanda.
Il cammino è svuotare, non riempire.
Il cammino è uno zaino che non pensavi fosse così pesante da portare.
Il cammino è un cielo stellato sconosciuto, incredibilmente profondo, incredibilmente attrattivo.
Il cammino è la ricerca e la vita.
Questa ricerca è la vera fiamma della felicità e della pace interiore.
Fuori c’è un mondo stupendo che ci aspetta!